Ezio Bruno Caraceni nasce a Chioggia il 4 luglio del 1927, terzo di cinque figli. A soli 11 anni rimane orfano di padre, con un fratello e una sorella viene affidato alle cure dello zio, il Conte Edgardo Montalbotti, che gli fa proseguire gli studi, permettendogli di frequentare il Liceo Scientifico a Rovigo.
Il 13 ottobre del 1944 il primo giorno di Accademia il vaporetto “Giudecca” sul quale viaggia viene attaccato da tre aerei dell’aviazione anglo-americana. Dopo un primo mitragliamento, il piroscafo è centrato da almeno tre bombe sganciate dagli aerei alleati che, per un errore nella comunicazione, ritengono vi siano delle truppe tedesche all’interno del piroscafo. É un massacro! Muoiono circa trecento persone, lo stesso Ezio Bruno riesce miracolosamente a mettersi in salvo, lanciandosi in acqua ed a stento raggiunge ferito la riva dell’isola di Pellestrina. I feriti più gravi vengono ricoverati all’Ospedale Civile del Lido di Venezia ed Ezio Bruno vi rimane per circa due mesi, affrontando poi una lunghissima convalescenza. Viene riconosciuto invalido di guerra per le lesioni riportate, ma rifiuta ogni remunerazione.
Quelle schegge rimarranno per sempre nel suo corpo e nel suo animo.